Resta sintonizzato

Inchieste

Appalti Rione Terra: concessi i domiciliari a Nicola Oddati, ex dirigente della Regione Campania

Pubblicato

il

Il Gip del Tribunale di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari per Nicola Oddati, ex dirigente della Regione Campania nonché ex assessore comunale di Napoli dal 2001 al 2011, arrestato lo scorso 15 gennaio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti al Rione Terra.

Pertanto, anche il legale dell’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha presentato istanza per ottenere gli arresti domiciliari. Infatti, i due politici sono tra i destinatari di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 11 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite.

Inchieste

Ancona, scoperta maxi frode fiscale da 2 miliardi di euro: i dettagli

Pubblicato

il

La Procura e la Guardia di Finanza di Ancona hanno scoperto una maxi frode fiscale da 2 miliardi di euro, che coinvolge ben 140 società fantasma.

L’operazione sarebbe partita da alcuni laboratori di confezione gestiti da cinesi nella provincia di Ancona, dove è stata scoperta una rete di società cartiere responsabile dell’emissione di fatture false per circa 150 milioni di euro, con un’evasione di circa 33 milioni di euro di Iva.

In particolare, le modalità adottate avrebbero assicurato agli imprenditori coinvolti l’immediata disponibilità del profitto della frode fiscale. Pertanto, le Fiamme Gialle di Senigallia hanno portato alla luce una rete di ulteriori 140 imprese esistenti solo sulla carta, domiciliate in luoghi improbabili se non ad indirizzi inesistenti.

Ebbene, queste aziende hanno emesso fatture false per un miliardo e 700 milioni di euro nel giro di soli due anni. Inoltre, sono stati eseguiti più di 30 provvedimenti di perquisizione e analizzati, sequestrati e bloccata l’operatività di 1.569 conti bancari, con l’impiego di 100 uomini nelle attività di perquisizione che hanno interessato le località Milano e provincia, Roncello (MB), Gallarate (VA), Montirone (BS), Firenze e provincia, Padova e Vittoria (RG).

Al momento, sono finiti sotto sequestro 350 milioni di euro e gli indagati sono 85.

Continua a leggere

Inchieste

Milano, disposto il Commissariamento per l’azienda di alta moda Alviero Martini

Pubblicato

il

Guai seri per l’azienda dell’alta moda Alviero Martini S.p.a., specializzata in borse e accessori, visto che stamane la Sezione Autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria, nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro.

In particolare, l’azienda è “ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo”. Infatti, sarebbero stati massimizzati i profitti usando opifici cinesi e facendo ricorso a manovalanza in nero e clandestina.

Secondo i primi accertamenti, l’impresa non avrebbe “mai effettuato ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative e le capacità tecniche delle aziende appaltatrici, tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato. E’ stato accertato che la casa di moda avrebbe affidato, mediante contratto di appalto con divieto di sub-appalto senza preventiva autorizzazione, l’intera produzione a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi”.

Tuttavia, “le aziende appaltatrici avrebbero solo nominalmente un’adeguata capacità produttiva e avrebbero potuto competere sul mercato solo esternalizzando le commesse ad opifici cinesi, i quali riescono ad abbattere a loro volta i costi grazie all’impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni di sfruttamento”.

Nelle indagini dei carabinieri partite da settembre 2023, sono state effettuati accertamenti sulle modalità di produzione, confezionamento e commercializzazione dei capi d’alta moda, procedendo al controllo dei soggetti affidatari degli appalti nonché dei sub-affidatari non autorizzati, costituiti esclusivamente da opifici gestiti da cittadini cinesi nelle province di Milano, Monza e Brianza e Pavia.

Inoltre, gli otto opifici sottoposti a controllo sono risultati tutti irregolari, e in essi sono stati identificati 197 lavoratori di cui 37 occupati in nero e clandestini. Negli stabilimenti di produzione effettiva e non autorizzata “è stato riscontrato che la lavorazione avveniva in condizione di sfruttamento (pagamento sotto soglia, orario di lavoro non conforme, ambienti di lavoro insalubri), in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione e informazione), nonché ospitando la manodopera in dormitori realizzati abusivamente ed in condizioni igienico sanitarie sotto minimo etico”.

Continua a leggere

Inchieste

Ex Ilva di Taranto, blitz dei carabinieri in fabbrica: registrati picchi sulle emissioni

Pubblicato

il

Blitz dei carabinieri del Nucleo Operativo ed Ecologico di Lecce, che nel corso della giornata di ieri hanno fatto irruzione presso gli uffici e le sedi dello stabilimento siderurgico di Taranto, al fine di dare seguito ad un ordine di acquisizione di documenti relativi alle emissioni.

Pertanto, tale iniziativa rientra nell’ambito di un’inchiesta circa l’ipotesi di reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. In particolare, negli ultimi mesi sono stati registrati diversi picchi periodici di benzene, anche se non è stato superato il valore soglia fissato dalla norma.

Tuttavia, a seguito del ricorso presentato da Acciaierie d’Italia e Ilva in AS, la vicenda è giunta all’attenzione del Tar di Lecce, che ha concesso la sospensiva rinviando ulteriormente ogni determinazione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul tema del danno sanitario connesso ai livelli di inquinamento da benzene.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy